Tra le sindromi da compressione nervosa troviamo quella del tunnel carpale, una
neuropatia periferica che causa formicolio locale, intorpidimento e dolore alla mano e al braccio.
La sindrome del tunnel carpale è la conseguenza di una sofferenza del nervo mediano, che transita per il polso, attraverso una struttura nota per l’appunto come tunnel carpale.

Cos’è il Nervo Mediano?
Il nervo mediano è una delle cinque branche terminali del plesso brachiale. Questo nervo origina circa a livello dell’ascella, scorre lungo tutto l’arto superiore (braccio e avambraccio) e, passando attraverso il polso, raggiunge il palmo e le dita della mano (mignolo escluso).
CAUSE E FATTORI DI RISCHIO
- Alcune patologie.
Secondo diverse fonti, patologie come diabete, artrite reumatoide, gotta, obesità, ritenzione idrica cronica, insufficienza renale e ipotiroidismo favorirebbero la comparsa della sindrome del tunnel carpale.
- Predisposizione anatomica alla patologia.
Le persone con un tunnel carpale molto stretto sono maggiormente suscettibili a sviluppare la sindrome.
- Sesso.
Questa sindrome è più frequente nelle donne
- Gravidanza.
La ritenzione di liquidi può aumentare la pressione all’interno del tunnel carpale, provocando irritazione del nervo mediano.
- Infortuni.
- Particolari attività manuali.
Tra le attività potenzialmente responsabili del suddetto fenomeno, se ne segnalano diverse tra cui: suonare uno strumento musicale, usare strumenti lavorativi vibranti e usare per molte ore al giorno il computer.
DIAGNOSI
Il medico può diagnosticare la sindrome del tunnel carpale sulla base dei disturbi riferiti, di eventuali condizioni mediche preesistenti e tramite l’esame obiettivo. Per approfondire le indagini si può ricorrere inoltre ad ulteriori esami e a test più specifici, quali lo studio della conduzione nervosa, l’elettromiografia, i raggi X e gli esami del sangue.
TERAPIA
Nella sindrome del tunnel carpale il trattamento precoce e tempestivo assicura tempi di guarigione più veloce e può, talvolta, ridurre la probabilità di ricorrere alla chirurgia.
Il trattamento della sindrome del tunnel carpale varia a seconda della gravità e della durata dei sintomi.
Quando le manifestazioni sono intense tanto da influenzare da più di 6-7 mesi le attività della vita quotidiana, la terapia indicata è quella chirurgica.
Quando invece la sintomatologia è moderata, sopportabile e presente da pochi mesi, l’approccio terapeutico alla condizione è di tipo conservativo.
RIMEDI E TERAPIE CONSERVATIVE
- Applicazione di ghiaccio. L’applicazione di ghiaccio in sede dolorosa deve essere ripetuta 4-5 volte al giorno, per un tempo complessivo di 15-20 minuti per impacco (di più o di meno è poco efficace).
- Uso di tutori in base alla prescrizione medica.
- Iniezioni locali effettuate dal medico.
- Fisioterapia ed esercizio terapeutico.
ESERCIZI UTILI
Alcuni esercizi possono ridurre il rischio di malattia o, nel caso in cui essa sia già presente, o di un possibile peggioramento dei sintomi.
Si tratta di esercizi semplici che non richiedono alcuna attrezzatura. Possono essere eseguiti facilmente ovunque.

1) Deviazione ulnare e radiale.
Fletti lateralmente la mano, prima a destra poi a sinistra. Effettua per 20 ripetizioni.
2) Divaricare e chiudere le dita.
Ripetere per circa 30 volte.


3) Estensione e flessione del polso.
Effettuare 10 ripetizioni per 3 serie.
4) Stretching.
L’allungamento del polso consiste nel piegare la mano prima verso il basso (attendere 3-5 secondi), poi verso l’alto (attendere 3-5 secondi), aiutandosi con l’altra mano ed esercitando una leggera resistenza, come mostrato nelle immagini qui sotto. Ripetere l’esercizio per almeno 3-4 volte.


5) Unisci i palmi e spingi in basso.
Ripeti per circa 20 volte
6) Unisci e dorsi e spingi in alto.
Ripeti per circa 20 volte.

COME PREVENIRE
La modifica delle abitudini lavorative e quotidiane sono alla base della prevenzione della sindrome del tunnel carpale.
Quali sono gli accorgimenti che possiamo adottare? Effettuare pause frequenti, soprattutto durante attività ripetitive, utilizzare strumenti ergonomici, mantenere il polso in posizione neutra nelle attività manuali ed effettuare periodicamente esercizi di stretching e rafforzamento per migliorare la funzionalità del polso.
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